#Riparti Piemonte: riusciremo a dimostrare che siamo un sistema turistico maturo?

#Riparti Piemonte: riusciremo a dimostrare che siamo un sistema turistico maturo?

Da qualche giorno il #Riparti Piemonte dedicato al turismo è diventato legge.

Nello splendore della Sala di Diana della Reggia di Venaria il Governatore del Piemonte, accompagnato da Assessori e Consiglieri, ha elencato una lunga lista di aiuti, incentivi e opportunità a disposizione di un settore fondamentale per il Piemonte.

Tanti milioni.

Quaranta milioni per sostenere, ma soprattutto per rilanciare il turismo che prima dello stop forzato stava registrando flussi davvero importanti. Misure per aiutare gli imprenditori in questo lungo blackout, ma anche aiuti per le imprese  e sostegno alle future manifestazioni. Si perché ora bisogna partire, ma occorre farlo con professionalità.

Questo stop e questa partenza è un’opportunità senza precedenti. Se nel 2006 con le Olimpiadi Invernali di Torino abbiamo scoperto di essere una regione potenzialmente turistica, e poi i dati lo hanno dimostrato, il 2020 può essere la data con cui dimostrare la nostra maturità turistica.

Sul piatto la regione ha messo tra l’altro 5 milioni di euro in bonus vacanze. Sapremo utilizzarli al meglio? Si tratta di autocritica, nulla di più.

In questa lunga trattativa con l’Amministrazione Regionale i Consorzi Turistici hanno finalmente dimostrato di esserci, ora devono (dobbiamo) dimostrare di saper fare la nostra parte.

Autocritica dicevo, si.

Al tavolo tecnico ho avuto la fortuna di rappresentare il consorzio del Monferrato, ma soprattutto la Federazione di tutti i Consorzi Turistici della Regione Piemonte. Dubbi pensando alla possibile risposta locale, convinzione pensando all’opportunità e al servizio che tutti insieme possiamo dare agli operatori della filiera turistica.

Un gioco di squadra che non si era mai visto prima, tutti i 14 consorzi uniti, sintonia con Regione, con DMO Visit Piemonte, con ATL – Aziende Turistiche Locali, con FederAlberghi, con Confesercenti e con gli altri Enti presenti.

Ognuno ha giocato la propria partita politica o tecnica, ma questa volta l’obiettivo è lo stesso, per tutti: il rilancio del turismo.

Una proposta studiata tra Asti, Cuneo, Alba, Torino e Laghi. Confronti continui con le Montagne Olimpiche, il Biellese e tutti gli altri consorzi e i rispettivi territori.

Cinque milioni sono tanti, parliamo di oltre 30.000 camere da vendere in pochi mesi con il turista che ne paga una, la Regione la seconda e l’albergatore regala la terza.

Un impegno non indifferente per hotel e agriturismi, tutti stanno facendo la propria parte.

Funzionerà? In alcune aree si, in altre meno.

Come sempre accade. Alcune destinazioni forse non ne avranno bisogno perché le prenotazioni stanno ripartendo, penso a Langhe e Monferrato. I Borghi di montagna saranno sicuramente le mete preferite di questa calda estate.

Il risultato?

Più che il numero di camere sarà interessante valutare la maturità del nostro sistema turistico.

Sarà la volta che Consorzi Turistici e le Associazioni di Categoria lavoreranno insieme?

Sarà la volta che gli Albergatori (e Agriturismi sia chiaro!) comunicheranno i prezzi delle camere senza fare continue rincorse al ribasso o a simpatia?

Ma sarà anche la volta che i Consorzi sapranno aprirsi a tutti gli operatori del territorio?

Nei prossimi giorni saranno siglati accordi anche con tour operator e agenzie di viaggio, con piattaforme on line e altri soggetti che lavoreranno per vendere camere, pacchetti turistici e servizi. Insieme.

Sulla carta è una partita che possiamo vincere, alcune fughe in avanti da primi della classe ci sono già stati…ma pazienza…sapevamo già i nomi e i cognomi. Gente simpatica comunque!

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