Il nuovo turismo? Apprendere dalle Comunità locali.

Il nuovo turismo? Apprendere dalle Comunità locali.

Il turismo creativo è il modello per i progetti turistici approvati per il #Monferrato e per le Valli tra #Piemonte e #Liguria. I nuovi pacchetti turistici saranno commercializzati dalla rete ViA(E) per Viaggiare

Le destinazioni turistiche hanno l’opportunità di intercettare una sempre più crescente domanda di identità e autenticità, attivando un livello di partecipazione più elevato rispetto al tradizionale turismo culturale, che prevede invece un ruolo passivo del visitatore. Chiamiamo allora turismo creativo lo sviluppo di un processo di co-produzione dell’esperienza, che si pone al di là del semplice consumo di beni e servizi: le caratteristiche dei luoghi saranno fatte proprie dal viaggiatore durante l’esperienza e di cui ne conserverà gelosamente le emozioni provate.

Nel turismo creativo, quindi, i confini tra produzione e consumo diventano più labili e le esperienze dipenderanno dalla creatività del produttore e del consumatore stesso. I tradizionali approcci basati sulla creazione di format turistici non sono più compatibili con l’odierna produzione di esperienze e già oggi in molte destinazioni vengono sostituiti da una nuova gestione che tiene conto della personalizzazione dell’esperienza come già Rossi e Goetz sostenevano nel 2011.

Il turismo creativo valorizza non solo gli elementi tangibili di una destinazione, monumenti, musei, ecc., ma soprattutto gli elementi intangibili, legati alle usanze del luogo. Il turista essendo co-creatore della sua vacanza instaurare legami relazionali con la comunità ospitante, ma anche con gli altri viaggiatori e con gli stessi operatori turistici, offrendo uno sguardo particolare all’esperienza e un apporto significativo al miglioramento dell’offerta stessa.

electric bike parked on gravel road

È proprio con questo approccio che il Consorzio Sistema Monferrato pone il turismo creativo alla base delle attività 2023-2024, avendone inserito gli elementi essenziali già in tre progetti: “Le Colline del mare: Monferrato&Val Bormida”, finanziato da Regione Piemonte, “Dove nasce l’Appennino”, che realizzeremo con il Consorzio Terre di Fausto Coppi e Alexala, e “Bormida Gotica – La Via del Gotico” in collaborazione con Fondazione Matrice – Compagnia San Paolo. Si tratta di progettualità importanti, sia da un punto di vista economico che degli obiettivi fissati, e hanno come denominatore comune proprio il turismo creativo inteso come <<una forma più sostenibile di turismo che offre un’atmosfera autentica di cultura locale per il tramite di laboratori informali, pratici e creativi, che si svolgono in piccoli gruppi nelle case e nei luoghi di lavoro, permettendo ai turisti di esplorare la loro creatività, accostandosi alla popolazione locale>> (Raymond, 2006).

L’idea sottointesa dalla qualifica di “creativo” assegnata al turismo è la partecipazione del turista alle attività e all’acquisizione di un’esperienza autentica. Più specificamente, questa forma di turismo mira non solo alla partecipazione del turista, ma anche alla partecipazione della comunità locale: i residenti saranno infatti incoraggiati a condividere le tradizioni locali, l’artigianato e la cucina tradizionale. Sarà proprio questa la novità per il territorio a cui ci rivolgiamo: il turista sarà incentivato condividere le usanze e le abitudini della comunità residente nella destinazione turistica. Saranno intraprese azioni che diventeranno strumenti di attrazione di flussi turistici, ma anche di coinvolgimento e coesione sociale della popolazione locale per addivenire a una valorizzazione e promozione del territorio condivise.

Le analisi fatte durante i mesi di redazione dei progetti e la loro approvazione ci hanno fatto capire che la creatività deve essere considerata il concetto cardine nella progettazione di esperienze turistiche di valore.

Sappiamo bene che il turista è cambiato, così come il suo ruolo, la progettazione dell’offerta turistica deve modificarsi in un’ottica creativa e andare oltre la definizione di esperienza turistica, preoccupandosi di fornire soluzioni efficaci che consentano al “cittadino temporaneo” di trovare stimoli adeguati a soddisfare i propri bisogni coerentemente con i desideri, i valori e le competenze acquisite.

La partecipazione del turista non deve essere solo progettata, ma incoraggiata e promossa con nuove modalità di comunicazione e accoglienza.

Il turismo non è più un prodotto, ma un servizio collegato all’esperienza venduta.

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