Bonus vacanze Piemonte, operazione turistica o culturale?
Si è conclusa da alcuni giorni la seconda fase dell’operazione “voucher vacanza” della Regione Piemonte che ha visto protagonisti i 14 consorzi turistici del Piemonte riuniti nella Federazione Piemonte Incoming. Risultati davvero importanti, superate le 32.000 vacanze vendute, con almeno il 70% dei voucher già utilizzati nel 2020.
Un risultato importante a livello regionale, decisiva per molte aree. L’iniziativa fortemente voluta dalla Regione Piemonte nel mese di giugno ha visto impegnare 5 milioni di euro che, alla fine dell’operazione avranno generato sul territorio una ricaduta di circa 40 milioni di euro. Il voucher Piemonte, è bene ricordarlo, non è un credito d’imposta per l’impresa, bensì soldi immediati nelle casse degli operatori. Una misura di questo tipo dovrebbe essere messa a regime sempre, ed è quello che come Federconsorzi abbiamo già richiesto. Il solo gettito dell’iva, calcolato sulla ricaduta, ripaga ampiamente l’investimento.
L’operazione voucher non è la risoluzione di una crisi che sta colpendo pesantemente il settore del turismo, della ricettività, della ristorazione e delle agenzie di viaggio, ma indubbiamente per gli operatori che ci hanno creduto è stato un aiuto importante, liquidità immediata e per molti la possibilità di non chiudere la propria attività. Secondo aspetto su cui poco ancora ci si è soffermati, ma di primaria importanza, è l’elemento culturale dell’operazione. Mai come quest’anno si è lavorato per far riscoprire il Piemonte ai propri cittadini vuoi per i limiti agli spostamenti, vuoi per la ricerca di luoghi meno affollati, ma anche per l’opportunità offerta dal voucher, i dati parlano chiaro, oltre il 60% di coloro che hanno acquistato il buono vacanza sono stati proprio piemontesi. Ecco spiegato il successo indiscutibile dei borghi alpini, dei laghi, delle colline, con proprio il Monferrato in testa alle vendite. Meno gettonate le città per la mancanza di mostre e di grandi eventi. Su questo occorrerà lavorare nei prossimi mesi.
Qualche dato, il Monferrato.
I voucher venduti dal Consorzio Sistema Monferrato sono stati 4.100, di cui 3.800 sono le vendite già confermate, con il 68% dei voucher già utilizzati nei mesi di luglio, agosto e settembre.
Ricordando che il voucher standard da diritto ad una vacanza di 4 giorni e tre notti per due persone (il cliente paga una notte, la seconda è a carico della Regione, la terza omaggiata dalla struttura) significa che al termine dell’operazione saranno oltre 7.600 i turisti che avranno scoperto le nostre colline, generando oltre 22.800 nuovi flussi turistici e un indotto di oltre 2.5 milioni di euro, questo grazie a sei mesi di intenso lavoro da parte di Sistema Monferrato, con il supporto di Alexala – ATL della Provincia di Alessandria e del Monferrato.
Questi risultati sono stati raggiunti grazie ad un’importante campagna di comunicazione on line e off line che ha coinvolto Visit Piemonte e i singoli consorzi per i rispettivi territori.
La piattaforma www.monferratontour.it utilizzata per la vendita del voucher ha avuto oltre 1 milione 400 mila nuove visualizzazioni (a cui si devono aggiungere quelle degli altri web dedicati) con il 30% degli utenti provenienti dall’area di Torino e il 25% da quella di Milano. Le strutture ricettive più ricercate sono il Naturalmente Wine Resort di Agliano Terme (che segna anche il record di voucher venduti in Piemonte), la Tenuta la Romana di Calamandrana e il Grand Hotel di Acqui Terme.
Fondamentale l’utilizzo dei social, la sola pagina facebook di Sistema Monferrato in 5 mesi di promozione del voucher vacanza in Monferrato ha superato la copertura di 1.5 milioni di persone in Italia.
Ora ci si prepara alla terza fase del “voucher vacanza”, le risorse non ancora utilizzate saranno redistribuite ai consorzi più virtuosi, la nuova scadenza per la vendita dei voucher è fissata al 30 giugno 2021 e fino ad esaurimento risorse. Il nuovo obiettivo di Sistema Monferrato è superare le 6.000 vacanze vendute, nel 2021 si punterà su nuove formule per commercializzare pacchetti turistici condivisi tra realtà di Piemonte, Liguria e Lombardia; le proposte saranno orientate al turismo esperienziale e sostenibile in linea con gli obiettivi di Agenda2030 e dei nuovi rapporti turistici-commerciali che nasceranno nell’area AlpMed.